Il castello di Gazzola

Castello di Gazzola

Il comune di Gazzola sorge in posizione strategica tra la pianura e le prime colline piacentine ed il suo territorio è ricompreso tra il torrente Luretta ed il fiume Trebbia.

Già popolato in epoca preistorica fu sede di numerosi insediamenti romani e il 18 dicembre 218 a.C. fu teatro della leggendaria battaglia della Trebbia che vide affrontarsi le legioni di Roma comandate dal console Tiberio Sempronio Longo sconfitte dall’esercito cartaginese guidato da Annibale.

La battaglia è passata alla storia grazie all’astuzia dimostrata da Annibale, che riuscì ad indurre i romani a guadare il fiume Trebbia in pieno inverno costringendo i soldati di Roma a combattere in condizioni sfavorevoli, bagnati e infreddoliti. Inoltre un distaccamento di truppe scelte dell’esercito punico fu nascosto da Annibale in posizione defilata prima dell’inizio della battaglia, ordinando che attaccasse i nemici alle spalle nel culmine dello scontro.

In epoca successiva la zona fu sotto il dominio dei Franchi, come testimoniato dal ritrovamento di sepolcri di guerrieri. Durante il medioevo in tutta la zona furono edificati poderosi castelli.

Oggi adibito a sede del municipio, il castello di Gazzola è documentato per la prima volta nel 1328 come proprietà di Bartolomeo Dolzani.

Come molti altri castelli piacentini il maniero vide nel corso dei secoli molteplici passaggi di mano. Tra le famiglie nobiliari che ne entrarono in possesso ricordiamo gli Anguissola, i Bonelli, e da ultimi i Mascaretti che vi abitarono dal 1850 siano al 1870 quando il castello fu acquistato dal Comune di Gazzola.

La rocca si presenta con pianta ad U e due grandi torri quadrate e oblique disposte ai vertici del perimetro sul lato che si apre sulla campagna circostante. Nel cortile interno sono presenti un pozzo barometrico ed un doppio loggiato. Tra gli interni segnaliamo un grande salone impreziosito dal camino sormontato dallo stemma araldico dei Bonelli.

Fonti:
“Piacenza e la sua provincia” di Leonardo Cafferini, Nuova Litoeffe, Castelvetro Piacentino; 2005
Foto: Reocities.com

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