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5
lug

Via Francigena a Piacenza

La via Francigena ricomprende 1700 chilometri di strade che, attraversando il cuore dell’Europa, giungono a Roma.

Inghilterra, Francia, Svizzera e, naturalmente, Italia: un percorso lunghissimo e molto vario, che si snoda fra strade di campagna, mulattiere e viottoli da percorrere a piedi o in bicicletta, per assaporare veramente l’atmosfera fiabesca di questi luoghi.

Duomo di Piacenza

Duomo di Piacenza

Se percorrere la via Francigena è un’esperienza ovunque ricca di fascino e bellezza, è altrettanto vero che la via Francigena a Piacenza è tra i tratti più entusiasmanti: in queste zone da vedere c’è tantissimo, e la tradizionale accoglienza emiliana non può che rappresentare un interessante valore aggiunto al viaggio.

Partendo dalla Lombardia, precisamente da Orio Litta, attraverso il Guado di Sigerico si giunge a Calendasco di Piacenza percorrendo 25 chilometri. Il percorso è il seguente: Orio Litta Corte Sant’Andrea, Soprarivo, Calendasco, Piacenza. Da Orio Litta al Guado di Sigerico si traghetta sull’altra sponda in località Soprarivo, si percorre un breve tratto sull’argine del grande fiume Po, si prosegue lungo i rettilinei delle strade Provinciali fino a Ponte Trebbia; da qui, oltrepassato il fiume, una corsia ciclopedonale porta direttamente a Piacenza. Chiunque scelga di affrontare questo percorso, deve sapere che fuori dai centri urbani non può rifornirsi d’acqua; è bene, quindi, equipaggiarsi in modo attento prima di partire.

Da vedere lungo il percorso della via Francigena a Piacenza

Tratto da Orio Litta a Piacenza: 22 km per circa 5 ore di cammino

Orio Litta

Orio Litta è piccolo paesino che sorge proprio sulla sponda sinistra del Lambro, a pochi chilometri dall’incontro col Po. E’ un vero angolo di paradiso immerso nella Bassa Lodigiana dotato di un centro di accoglienza dei pellegrini francigeni. La via Francigena attraversa la provincia di Lodi all’altezza di Ponte di Mariotto sul fiume Lambro; i pellegrini devono raggiungerlo, percorrerne l’argine e lasciarsi Orio Litta alle spalle.

Il Guado di Sigerico

Raggiunto il Po si cammina lungo il suo argine per 4 chilometri fino al Guado del Sigerico, dove è attivo un servizio di taxi fluviale per il trasporto dei pellegrini. Il servizio è attivo tutti i giorni dalle 16 alle 17 (prenotazione obbligatoria al numero 0523/771607). Questo “Ad Padum” dei romani è localizzato a Soprarivo, proprio dove le strade consolari per Milano e Pavia incrociavano anticamente il fiume Po. Naturalmente il fiume Po si può attraversare passando anche per il ponte moderno, ma i pellegrini che viaggiano a piedi o in bicicletta dovrebbero proprio passare da questo piccolo e delizioso guado, dove è stato ripristinato dal 1998 il servizio di trasporto per i pellegrini con un taxi fluviale che copre una distanza di 3,5 chilometri.

Ponte sul Trebbia

Il ponte sul Trebbia, recentemente riaperto alla circolazione dopo un periodo di restauro, risale al 1825. Fu la duchessa Maria Luigia d’Austria in persona a posare la calce sulla nicchia praticata su una delle campate per conservare l’atto originale d’inaugurazione del ponte.

Piacenza

palazzo gotico 425x282Per conoscere le bellezze della graziosa città ducale si possono consultare le 35 cose da vedere a Piacenza.

La seconda tratta della via Francigena a Piacenza si snoda nel territorio piacentino sino a Pontenure e Fiorenzuola d’Arda, per una lunghezza complessiva di trentadue chilometri.

Il percorso è suggestivo: si parte percorrendo la Via Emilia; una volta incrociato il torrente Nure, si devia attraverso le campagne fino a giungere al bellissimo Castello di Paderna; gli ultimi chilometri si percorrono nel bosco, lungo il torrente Nure.

Su questo percorso esistono diversi punti di ristoro per i pellegrini: bar e acqua a Pontenure, Chero (l’apertura dipende dalla stagione), acqua a Castello di Paderna.

Da vedere lungo il percorso da Piacenza a Fiorenzuola: 32 km per circa 7 ore di cammino

La Via Emilia

La via Emilia è un’antica strada romana voluta dal console Marco Emilio Lepido per collegare Rimini e Piacenza, dove finisce il tratto regionale (che discostandosi però dal tracciato originario giunge fino nel milanese, precisamente a San Giuliano).

Castello di Paderna

castello di Paderna 425x282Il Castello di Paderna è un fortilizio tutto da visitare: con le sue antiche mura perfettamente conservate e il fossato, riporta il visitatore alla notte dei tempi, precisamente intorno al nono secolo, quando fu eretto. Dal 1453 il Castello è passato alla famiglia Marazzani di Rimini, antenati degli attuali proprietari. Una chicca da non perdere è la chiesa di Santa Maria, risalente all’originale “castrum” del IX secolo. Presenta una pianta a croce greca e possenti colonne romane.

Il Castello è aperto al pubblico dal primo maggio al 25 settembre nei giorni di sabato, domenica e festivi (Agosto chiuso tutto il mese). Le visite si effettuano dalle 10.00 alle 12.00. Gli adulti pagano 7,00 euro, i bambini fino a 10 anni, i gruppi di almeno 20 persone e le scolaresche, 6,00 euro.

Indirizzo: Strada Paderna Montanaro, 10, 29010 Pontenure PC. Tel: 0523.511645.

Torrente Nure

Il Nure è un torrente che scorre per quasi tutto il suo percorso nella provincia di Piacenza attraverso paesaggi di una bellezza tale da togliere il fiato; basti pensare che fu proprio Maria Luigia D’Austria, che da queste parti è molto amata, a volerne la realizzazione. Il torrente nasce sull’Appennino Ligure, nel Gruppo del Monte Maggiorasca, a Fontana Gelata, a 1479 metri sul livello del mare, e scorre per 75 chilometri lungo la Val Nure prima di sfociare nel fiume Po a Roncarolo, frazione di Caorso. Il tratto che si ammira percorrendo la via Francigena è quello finale: Pontenure, Piacenza, Caselle Landi e Caorso.

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